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Descrizione
Nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità la modifica del Regolamento di Polizia urbana che prevede l’introduzione del “Dacur” (Divieto d’accesso alle aree urbane), più comunemente noto come Daspo urbano.
Si tratta, di fatto, del divieto di accesso in alcune zone della città, indirizzato a una singola persona in quanto considerata un pericolo per la pubblica sicurezza. Tra le aree individuate dall’Amministrazione comunale vi sono quelle in cui insistono le scuole, i centri sociali, i parchi e i giardini pubblici, ma anche quelle di particolare interesse turistico, dove insistono numerosi locali e attività commerciali, nonché quelle in cui si sono verificate in passato situazioni critiche.
Nello specifico le aree in cui sarà possibile applicare il Daspo urbano sono:
- l’intera area circoscritta a sud da via Sacconi, a nord da via Boni, a ovest dalla statale e a est dal rilevato ferroviario (comprese le vie sopra indicate);
- l’intera area delimitata a sud da via Polo, a nord da via Veneto, a est da via Gramsci, a ovest dalla ferrovia (comprese le vie sopra indicate);
- tutte le piazze, parchi e giardini pubblici;
- corso Castel San Giorgio;
- lungomare Gramsci;
- viale dei Pini, via della Resistenza, via Petrarca, via Foscolo e via Pirandello.
In base al Decreto-legge del 2017, che ha poi avuto successivi aggiornamenti, inizialmente al trasgressore sarà applicata una sanzione pecuniaria dai 100 ai 300 euro e l’allontanamento per 48 ore disposto da qualunque organo di polizia. Nel caso di reiterazione della condotta il questore, con un’adeguata motivazione, può vietare l’accesso nelle aree indicate fino a 12 mesi. Tale divieto va da minimo 12 mesi a massimo 2 anni se si è stati condannati negli ultimi 5 anni per reati contro la persona o il patrimonio. Il contravventore al divieto emesso è punito con l’arresto.
Secondo l’assessore alla Sicurezza Marco Tombolini “l’introduzione del Daspo urbano fornisce uno strumento utile alle Forze dell’ordine che operano quotidianamente per promuovere e tutelare la legalità e per garantire il decoro urbano e una serena convivenza civile. L’obiettivo di questo provvedimento è quello di contrastare il reiterarsi di fenomeni di criminalità di varia natura, punendo coloro che stazionano in determinate zone della città e compiono atti di vandalismo verso beni pubblici e privati o atti contrari alla pubblica decenza, oppure esercitano il commercio abusivo, l’accattonaggio molesto, limitano la libera fruizione degli spazi urbani o sono colti in un luogo pubblico in stato di manifesta ubriachezza.
L’Amministrazione Vesprini ha sempre messo in atto tutti gli strumenti utili a promuovere la sicurezza e il decoro urbano, in collaborazione costante con la Questura e la Prefettura, non solo a livello di repressione ma anche di prevenzione, Insieme all’assessore ai Servizi sociali Carlotta Lanciotti stiamo incentivando, infatti, la collaborazione con il SerD attraverso l’educativa di strada, nonché iniziative ed incontri alle scuole e alla cittadinanza sulle dinamiche genitoriali ed in favore della legalità.
Tra l’altro ricordo, di recente, l’ampliamento del sistema di video-sorveglianza e l’aumento della pubblica illuminazione in zone centrali e particolarmente sensibili come piazza Silenzi e via XX Settembre. Inoltre, stiamo investendo anche sulla Polizia locale: soltanto nei mesi estivi hanno svolto ben 60 servizi di pattuglia serale dedicata al presidio del lungomare Gramsci. Proprio in questi giorni gli agenti hanno partecipato ad un corso di formazione dedicato alla difesa personale, alla prevenzione e alla gestione delle situazioni critiche e di possibile minaccia. Per il risultato raggiunto con l’introduzione del Dacur ringrazio il comandante della Polizia locale Giovanni Paris e tutti i consiglieri che hanno condiviso con me idee e proposte”.
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Ultimo aggiornamento: 11 novembre 2024, 13:19