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Dopo due anni di sentenze, confronti, riunioni-fiume, pareri tecnici e politici il Comune di Porto San Giorgio è tornato al controllo diretto del proprio porto, gestito da questa settimana dalla Sgds Multiservizi. Il sindaco Valerio Vesprini, con accanto l’assessore al Porto e Demanio Fabio Senzacqua e l’amministratore della società partecipata Giovanni Lanciotti, ha ripercorso ieri le tappe salienti della vicenda con il Marina di Porto San Giorgio e parlato delle azioni future che riguarderanno l’infrastruttura.
“La giornata è storica, il lavoro di squadra di cui parlo a più riprese ci ha permesso di arrivare a un risultato di assoluto rilievo e di farlo con minor fatica – ha aperto Vesprini -. Siamo arrivati ad oggi in tempi record, difficili da immaginare in un primo momento . E’ stato un atto di responsabilità verso i cittadini, chi lavora in mare e diportisti. Siamo riusciti a scrivere la parola fine su un problema ultradecennale. Per anni la città è stata vittima della paura, dell’immobilismo e delle ‘non scelte’: questa Amministrazione non deve avere nessuna remora nelle sue azioni”.
Senzacqua ha poi proseguito “togliendosi qualche sassolino”: “In due anni ci è stato detto di tutto, dal fatto che si parlasse di ‘Piano Senzacqua’, di esternazioni in cui veniva messa in dubbio l’azione dell’Amministrazione comunale. Ne abbiamo sentite tante, anche minacce dirette e indirette ricevute. E’ mancata la solidarietà della minoranza quando sono arrivare risorse dal Ministero dell’Interno proprio per questi episodi. Secondo alcuni il Consiglio di Stato ci avrebbe dato torto e al Tar avremmo verso. La storia ha poi detto l’esatto contrario. Siamo fieri dei risultati ottenuti. Per il porto del Fermano quello di oggi è un passaggio per il futuro, con speranze e più servizi in arrivo. Sono convinto che i diportisti torneranno, è uno dei nostri obiettivi. Davanti a una parte politica che vede il ricorso al privato come via d’uscita noi abbiamo guardato alla risorsa pubblica. Permettetemi di ricordare il grande lavoro sul piano legale, quello degli uffici e l’impegno della maggioranza per una materia difficile, senza mai ricercare lo scontro. Riteniamo giusta la strada di tentare la gestione pubblica anche per rilanciare il legame con il territorio”.
Lanciotti (Sgds) si è detto “tranquillo che questa gestione abbia la sua economicità. Abbiamo fatto un ragionamento sui ricavi e sui costi. Ci sono, per grandi linee, questi dati: 1,3 milioni di ricavi all’anno, un milione di costi di gestione e 300 mila euro di risorse reinvestite. I dipendenti presenti nella struttura sono stati riassorbiti. La Sgds ha anche una struttura e un ufficio amministrativo che andranno a supporto dell’amministrazione del porto. Molti nostri servizi già resi alla città possono essere utilizzati anche per l’area portuale. L’illuminazione pubblica interna è stata riattivata così come il servizio guardiola e la realizzazione dei primi lavori di manutenzione. Potremo aggiungere anche la pulizia delle aree interne”:
Senzacqua ha chiuso guardando al futuro, alla ricerca di fondi per l’infrastruttura e soluzioni migliorative per le parti: “Possiamo arrivare alla sostituzione delle colonnine di acqua e luce entro fine 2025 per giungere al cosiddetto pagamento a consumo. Ci permetterebbe di ridurre il canone del posto barca anche del 30%”.
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Ultimo aggiornamento: 7 luglio 2025, 14:01